giovedì 5 aprile 2012

SSX torna grande e ci riporta finalmente in pista (PS3)

Sono passati 10 anni dall’avvento di SSX per PS2 e finalmente giunge un degno erede al trono del gioco definitivo di snowboard. E visto che di neve in giro ce n'é sempre di meno... non potevamo non giocarci!

SSX arriva per fare tabula rasa di tutti gli spin-off e tentativi passati di riportare alla luce la passione del primo mitico SSX per PlayStation 2. Quest’anno si può dire che EA Canada abbia fatto un ottimo lavoro: finalmente abbiamo tra le mani un gioco in gradi di farci respirare aria di neve ad ogni partita. In questo SSX l’ambientazione è come sempre montana e si ha la possibilità di giocare le discese in tracciati di fantasia costruiti sopra ambientazioni reali. Gireremo infatti su alture importanti per il panorama mondiale delle discese, dalle alpi all’Himalaya, dalla Patagonia alla Siberia e così via. Tutte le aree sono state prese dalla NASA via satellite, pertanto anche se chiaramente la pista non esiste in realtà, le montagne da cui parte il tutto seguono lo schema reale dei monti esistenti, un bello sforzo per i veri appassionati!

Sfide pericolose
Subito dopo la prima partenza, basata su un'introduzione allo svolgersi degli eventi che ci porteranno a seguire la flebile e non importante trama del gioco, ci troveremo a poter scegliere tra 4 voci nel menu principale: Tour Mondiale, Esplora, Eventi Globali, RiderNet. In Tour Mondiale ci troviamo a impersonificare a turno i membri del team SSX (Skate Snowboard Motocross), che si trovano a inseguire una sfida dietro l’altra per acciuffareGriff Simmons, un ex membro del team che sembra sia scappato con i soldi del gruppo. Lo seguiremo intorno al mondo e lo sfideremo in varie discese dove essenzialmente lo scopo sarà fare più punti facendo più trick, arrivare prima lui o semplicemente arrivare VIVI alla fine della discesa!

La modalità storia a seconda di quanto siete dei manici del pad può durare dalle 8 ore al doppio o più e il perché lo capirete tra un’imprecazione e l’altra mentre rifarete il tracciato mille volte cercando di fare il miglior tempo. Durante la modalità storia è importante ricordare che si è data la possibilità di personalizzare il personaggio con attrezzatura e abbigliamento nuovo tra una pista e l’altra. Questo non è solo un discorso di estetica. L’equipaggiamento, acquistabile tramite i soldi vinti durante le varie discese, ripetibili per fare cassa, ci servirà per forza di cose per affrontare alcuni tracciati.

Niente sfide a due giocatori
Con Esplora, che consigliamo di giocare finito il tour mondiale, avremo la possibilità di giocare singoli eventi e sfide lungo i tracciati del gioco e parliamo di più di un centinaio di sfide, che fondamentalmente ci terranno incollati al gioco. Eventi Globali è la modalità Online di SSX. Come sempre ci troviamo a utilizzare un Online pass provvisto all’interno della confezione (se è un titolo usato dovremo acquistarlo a parte). Non è un reale “multiplayer” ma un mondo EA persistente dove potremo accedere a sfide create dalla stessa casa madre, dove lo scopo sarà effettuare tempi o punteggi migliori in una classifica globale.

Potremo anche noi stessi creare degli eventi privati o pubblici dove altri giocatori da tutto il mondo potranno accedervi e sfidare i nostri tempi. Non vi è mai la possibilità di una sfida contemporanea di due giocatori. RiderNet è il nostro profilo giocatore. Se connessi online ci fornirà una panoramica globale delle nostre passate vicissitudini sulle piste e dei nostri record. Ma è anche l’elenco delle nostre personalizzazioni, ad esempio potremo scegliere la musica che ci accompagna durante il gioco e customizzarla con i nostri album e condividerla con amici creando una nostra radio o ascoltare la musica degli amici ! Una gran bella cosa.

Per dita veloci
Fermo restando che SSX è un gioco moooolto veloce, non adatto a quelli con una coordinazione occhio-pad risalente all’età in cui per gioco veloce si intendeva Space Invaders, rimane un gioco dalla semplicità e dall’approccio utente superbo. Con la leva sinistra del pad ci muoviamo, con la destra e con i pulsanti sul pad (i 4 principali e i grilletti) effettuiamo i trick. Le combinazioni di trick che possiamo fare nelle varie situazioni sono chiaramente innumerevoli e discesa dopo discesa sarà automatico acquisirne la padronanza (che vista dagli occhi di un giocatore esterna sarà riassunta in uno smanettare a caso sul pad). Gli altri bottoni rimasti ci servono per il Turbo, utile nelle gare di velocità, e il Replay, che ci permette di riavvolgere l’azione se ad esempio ci cappottiamo giù da un burrone a 2 secondi dalla fine della gara (ma attenzione il tempo non si ferma).

Se riusciamo continuamente a infilare un trick dietro l’altro potremo riempire completamente la barra Tricky, che ci darà la possibilità di fare numeri ancora più esagerati oltre che ad avere il turbo infinito! La discesa invece è quasi reale, il movimento del personaggio sulla pista, il suo appoggio agli elementi del percorso, ci lascia sempre immersi nella discesa, è come se dopo aver giocato a FIFA si abbia quel bisogno di prendere un pallone e andare subito a giocare a calcio.

Conclusioni
Anche un titolone così però ha i suoi limiti. Nonostante sia stato notevolmente migliorato, EA non ha osato dare quel qualcosa in più in termini di modalità e possibilità di gioco che una casa come questa poteva dare. Ok che fondamentalmente un gioco così si basa sulle discese ma perché non creare modalità ad hoc già da menu principale per attività di tipo diverso? Perché non creare un multiplayer online competitivo? Perché non dare la possibilità a due giocatori seduti sullo stesso divano di sfidarsi contemporaneamente? Una bella modalità Skate park dal menu principale era chiedere troppo? Detto questo SSX è il gioco di Snowboard che ogni appassionato del genere dovrebbe avere. Il senso di libertà, movimento e coinvolgimento nelle discese è totale. Non adatto a chi non è abituato a giochi veramente veloci o che semplicemente non ritiene un titolo arcade e non simulativo sullo snowboard una questione seria.

mercoledì 4 aprile 2012

Scegliere una fotocamera reflex digitale


Prima domanda: quanti soldi ho?

Sembra stupido, ma è fondamentale determinare un budget iniziale, servirà a filtrare molte opzioni.
Il budget non deve essere troppo rigido, ma la variabilità deve essere proporzionale al suo valore. Comunque, tieni in considerazione di spendere almeno 500€ per una fotocamera con un obiettivo 18-55mm (quello più comune al giorno d’oggi).
Se non puoi permetterti questa cifra, meglio aspettare un po’ o rivolgerti al mercato dell’usato fotografico.

Tratto dal Blog FotoComeFare
Ricordati inoltre che ci sono alcuni accessori che sarai (quasi) costretto a comprare. Sicuramente ti servirà una borsa per la fotocamera e una o più memory card. Inoltre, potresti voler subito acquistare filtri, un treppiede o una batteria aggiuntiva.

Sono tutti articoli che costano a partire da qualche decina di euro ciascuno e facilmente possono portare a spendere almeno un centinaio di euro in più.

Seconda domanda: per cosa userò la fotocamera?

Se puoi, cerca di intuire quali saranno i più frequenti utilizzi che farai della tua nuova reflex. Alcuni potrebbero essere determinanti per la tua scelta.

Ad esempio, se pensi che ti troverai spesso a fotografare al chiuso, o in generale in situazioni di scarsa luce, sarà importante una fotocamera che permetta di lavorare con valori di ISO alti limitando il rumore. Oppure che dovrai sicuramente procurarti un obiettivo con apertura massima molto ampia e ciò influirebbe sul budget.

Se fotograferai soprattutto scene d’azione, ti servirà una fotocamera in grado di scattare una raffica molto rapida.

In generale, se pensi che il tuo fotografare sarà focalizzato, considera come questo potrebbe influire sul tuo acquisto.

Come interpretare le innumerevoli caratteristiche delle reflex?

Veniamo al sodo. Dopo aver bene riflettuto sulle risposte alle due domande precedenti, puoi andare a considerare i vari modelli di fotocamere che trovi propo

sti su Internet o nei negozi.

Innanzitutto, nel considerare la marca, non farti ingannare da domande tipo: è meglio Canon o Nikon? Ho già esposto la mia risposta a questa domanda nell’articolo Canon o Nikon: qual è meglio?. Sostanzialmente, la marca non è una variabile da considerare.

Vediamo invece le varie caratteristiche delle reflex, almeno le più importanti, che peso dare loro e come considerarle nella scelta.

Risoluzione

C’è stato un lunghissimo e triste periodo (che probabilmente non è ancora finito) in cui i rivenditori di fotocamere non facevano altro che spingere sulla risoluzione (i megapixel) dei vari modelli di fotocamere. La risoluzione sembrava in assoluto il criterio principe per determinare la bontà di una macchina fotografica digitale.

Non era vero in passato ed al giorno d’oggi lo è ancora meno. Ormai anche le fotocamere più economiche (tra quelle nuove, ovviamente) hanno una risoluzione sufficiente a creare foto belle da vedere su schermo e anche su stampe di grande dimensioni. Considera che una fotocamera da 10 megapixel (risoluzione diffusissima oggi) ti permette di stampar

e comodamente foto con la dimensione più grande lunga 50 cm.

Quindi, se stai acquistando una nuova reflex, non preoccuparti della risoluzione, a meno che non pensi di stampare cartelloni pubblicitari da appendere nelle stazioni o sulle pareti dei palazzi.

Se acquisti usato, comunque non dovrai preoccuparti, perché è meglio non comprare corpi macchina troppo vecchi, quelli che potrebbero avere risoluzioni troppo basse.

Dimensioni del sensore

Le reflex digitali hanno sensori di dimensioni diverse. Ho spiegato gli effetti di questo negli articoli sul crop factor.

Sostanzialmente, i sensori più grandi sono i migliori, ma ovviamente comportano una spesa maggiore. Le reflex con i sensori più grandi (che si chiamano full frame) sono solitamente nella fascia professionale.

Per una full frame non spenderai meno di 2000€ e gli obiettivi per questo tipo di fotocamera saranno più costosi di quelli per le fotocamere con sensori più piccoli.

Quindi, difficilmente la scelta per te sarà quella di una full frame, a meno che tu non sia già diretto ad un’attività di tipo professionale. Se sei un amatore, una full frame potrebbe essere la scelta adeguata solo se ormai fotografi da un po’ e alcune caratteristiche delle altre fotocamere ti stanno strette. Ma in tal caso allora questo articolo non ti serve proprio.

Escludendo le reflex full frame, le differenze di crop factor tra gli altri modelli sono ininfluenti sulla scelta. Quindi anche il crop factor è un elemento che puoi trascurare.

Dimensioni della fotocamera

Guardando le fotocamere sugli scaffali ti renderai conto che salendo di prezzo aumentano anche il peso e l’ingombro complessivo del corpo macchina.

Una reflex non sarà mai tascabile come una compatta, certo. Se però pensi di usarla spesso in condizioni in cui la leggerezza è indispensabile (ad esempio in viaggio) meglio che non trascuri questo aspetto.

Inoltre, le fotocamere più ingombranti sono anche più vistose. Se intenfi praticare un genere fotografico in cui è necessario “rubare” gli scatti passando inosservati, come la street photography, allora meglio avere una reflex più piccola.

Aggiornamenti futuri

È inevitabile, man mano che la tecnologia e le tue esigenze evolveranno, ti ritroverai a volere qualche funzione in più sulla tua fotocamera. Siccome un corpo macchina può essere costoso, meglio far sì che la necessità di sostituirlo sia meno frequente possibile.

In quest’ottica, meglio evitare le fotocamere entry level, ovvero le più economiche. Per essere così economiche, esse mancano di alcune caratteristiche che diventano presto utili non appena accumuli un po’ di esperienza.

Se pensi di praticare la fotografia “seriamente” anche se non professionalmente, forse meglio orientarti verso un modello medio, di quelli che costano un po’ più di 1000€.

ISO

Ci troviamo molto più spesso di quanto vorremmo a fotografare in condizioni di illuminazione scarsa. Foto a concerti, eventi sportivi indoor, spettacoli teatrali, feste, richiedono valori elevati di ISO per ottenere scatti decenti. E ciò rischia di rendere le foto troppo rumorose.

La tecnologia si è molto evoluta in questo campo in tempi recenti, però le reflex più economiche provocano ancora troppo rumore a valori di ISO non altissimi (ad esempio 800).

Di tutte le fotocamere si può sapere l’ISO massima. Solitamente le reflex con ISO massima più alta sono quelle che permettono prestazioni migliori ad ISO elevate, ovvero che producono foto meno rumorose a parità di ISO.

Tanto per cambiare, per avere migliori prestazioni in questo campo bisogna spendere un po’ di più. Nella categoria delle fotocamere attorno ai 1000€ si trovano comunque già dei buoni modelli.

Schermo basculante e live view

In passato le reflex non avevo il live view, ovvero la possibilità di vedere in tempo reale sullo schermo LCD ciò che si sta inquadrando. Ora sempre più modelli includono questa funzione.

Di per sé, secondo me, il live view non costituisce necessariamente una discriminante nella scelta. Mi sono trovato però spesso a sentire la mancanza dello schermo basculante.

Spesso, punti di vista insoliti (ad esempio da terra) rendono le foto veramente interessanti. Guarda caso, si tratta di punti di vista che rendono difficile l’osservazione attraverso il mirino.

Per questo, uno schermo basculante può rendere molto più facile e piacevole cercare i punti di vista migliori per le nostre foto. Non è una caratteristica fondamentale, ma sicuramente utile.

Velocità della raffica di scatto

Tutte le reflex permettono di effettuare una raffica di scatti tenendo premuto il pulsante di scatto. La velocità della raffica è data dal numero di scatti effettuabili in un secondo. Si va da circa 3 al secondo fino ai circa 9 delle fotocamere professionali più blasonate.

Una velocità più elevata ti sarà utile nelle scene d’azione, come nello sport. Con una raffica è più facile cogliere il momento decisivo all’interno di una sequenza rapida di azioni.

Fai quindi particolare attenzione a questa caratteristica se pensi che ti troverai spesso a fotografare situazioni molto concitate.

Modi di scatto automatici

Le fotocamere compatte sono fornite dei modi di scatto automatici più fantasiosi, che scelgono le impostazioni ipoteticamente migliori per tantissime situazioni diverse.

Chi compra una reflex lo fa anche per poter controllare manualmente le impostazioni, almeno in parte. Però, in un periodo iniziale le modalità automatiche possono aiutare a prendere dimestichezza.

Si tratta quindi di un optional non determinante, ma comunque di qualche utilità.

Video

Il video sulle reflex è un argomento serio, che meriterebbe molti articoli. In generale ti consiglierei di cercare fotocamere in grado di filmare in full HD (1080p).

Stai inoltre attento alla massima durata dei video. Molte fotocamere ti impediscono di registrare filmati oltre una certa lunghezza, verifica che questa non sia troppo ridotta.

Assicurati inoltre che il formato di registrazione dei video sia standard, facilmente elaborabile tramite i programmi per i video più diffusi.


Samsung Galaxy S II o iPhone 4? Confronto


Se è vero che nella scelta di uno smartphone riveste sempre maggior peso il sistema operativo e l’ecosistema di applicazioni ad esso correlato, allora è opportuno dare inizio a questo confronto ricordando quali sia la dotazione software a bordo di Samsung Galaxy S II e di Apple iPhone 4.

Google Android 2.3 Gingerbread per Samsung Galaxy S II. Apple iOS 4.3 per iPhone 4. Da una parte, quindi, uno smartphone la cui esperienza d’utilizzo può essere implementata ed arricchita attraverso il download delle applicazioni proposte su Android Market e su Samsung Apps. Dall’altra, invece, l’ecosistema costruito da Apple attorno al sistema operativo iOS e, quindi, le applicazioni proposte su App Store. E ancora. Da una parte – Samsung Galaxy S II – un sistema operativo open source, dall’altra – Apple iPhone 4 – una piattaforma proprietaria.

Sebbene l’accoppiata sistema operativo/applicazioni costituisca probabilmente l’aspetto sul quale si basano (o si dovrebbero basare) le scelte di acquisto degli utenti, non sono certo dettagli da poco la tecnologia impiegata per gli schermi e al di sotto della scocca. In riferimento alla dotazione hardware, è opportuno ricordare che Apple iPhone 4 è stato lanciato sul mercato nell’estate nel 2010 e che, quindi, porta sulle spalle un anno di vita. Samsung Galaxy S II, invece, ha debuttato 55 giorni fa. Poco meno di due mesi, nel corso dei quali, stando a quanto riferito dal produttore sudcoreano, sono stati venduti ben 3 milioni di esemplari.

Le specifiche di Samsung Galaxy S II e Apple iPhone 4 sono state illustrate nel dettaglio. Senza entrare di nuovo nello specifico, si propongo due video di confronto, realizzati dalla redazione di Telefonino.net e dallo staff di Pocketnow.com.

Parchimetri che non danno il resto


Ieri sono andato a lavorare e, come ogni giorno, ho parcheggiato la macchina nel parcheggio per residenti di Maiori e mi sono recato a pagare i 15 centesimi al parchimetro.
Ora mi dovete spiegare una cosa... ma chi cavolo ha con se perennementa 15centesimi precisi per pagare il parcheggio? Questo è un blog che parla di tecnologia, allora mi spiegate perchè non installano in tutti i comuni italiani parchimetri che danno il resto???? Dire che li devono inventare è riduttivo.... si sa e si capisce che ci lucrano sopra.... vergogna..